Cervello e cambiamento organizzativo – Il nostro cervello è progettato per la sostenibilità, è programmato per risparmiare energia ed è guidato dal desiderio di mantenere uno stato di equilibrio neurobiologico. Inoltre è predisposto a rimanere entro i confini di ciò che per noi è familiare, il risultato di tutto ciò è che molti pensano che esista una intrinseca resistenza al cambiamento. Il cambiamento organizzativo può essere un processo difficile ma è necessario per le organizzazioni e per le aziende. Può rappresentare un momento delicato per i dipendenti, caratterizzato da incertezza e stress.
Il cambiamento, necessario e inevitabile in tutte le organizzazioni, porta con sé opportunità e rischi. E’ necessario dunque disporre dei processi e degli strumenti necessari per essere sicuri di essere pronti per affrontarlo.
Con la giusta guida, il cambiamento organizzativo, può diventare un’opportunità e un’esperienza positiva per tutti i soggetti coinvolti. Quindi, come possiamo far accadere tutto ciò? E come fai a sapere se la tua organizzazione è resistente o pronta per il cambiamento?
Pratichi regolarmente la visualizzazione?
Tutti vogliamo essere più felici. Alcuni studi hanno dimostrato che l’immaginazione e la visualizzazione ci influenzano positivamente e hanno il potere di indurre un miglioramento nell’umore delle persone che partono da uno stato d’animo “normale”; questo è utile per creare una connessione tra Cervello e cambiamento organizzativo. In uno studio sperimentale della durata di quattro settimane sono stati esaminati fattori motivazionali ed esiti emozionali positivi della pratica regolare di due esercizi mentali:
- elencare i doni della propria vita
- visualizzare la migliore versione possibile di sé stessi
I risultati di questo studio hanno rivelato che l’esercizio di Visualizzare la versione migliore di noi stessi può essere molto utile per aumentare e mantenere uno stato d’animo positivo. Comprendere le neuroscienze può aiutarci a svolgere meglio la visualizzazione, che è tutt’altro che una pratica fine a se stessa e può davvero potenziare le nostre prestazioni quando vogliamo migliorare la nostra visione e i nostri valori.
Identificare la resistenza
La resistenza al cambiamento può manifestarsi per una serie di motivi, ma il colpevole numero uno è la paura. Paura dell’ignoto, paura dell’incerto, paura dell’ambiguo. La paura fa sì che ci fermiamo sui nostri passi, ci fa giocare sul sicuro. Questo è appropriato se si sta cercando di proteggersi dai danni, ma meno utile perché ci impedisce di abbracciare il cambiamento e prosperare grazie alle nuove opportunità che esso porta con sé.
Cosa fare? In primo luogo, prendiamo di mira la paura: il cambiamento è diffusamente associato a un eccesso di incertezza e a domande ancora senza risposta. Le organizzazioni basate sulla trasparenza spesso hanno più successo nel facilitare il cambiamento perché rimuovono l’incertezza e l’ambiguità, riducendo così la paura. Incoraggiamo dunque le domande da parte del nostro team, in ogni fase, e cerchiamo di essere più aperti e comunicativi possibile in ogni fase.
Diventare pronti al cambiamento
Ecco come aiutare il nostro team a diventare più pronto al cambiamento:
- Incoraggiare la curiosità: la curiosità è un ottimo modo per creare apertura verso il cambiamento. Essere curiosi significa confrontarsi regolarmente con le novità nella vita quotidiana; cose come mettersi in nuove situazioni e fare nuove esperienze…
- Promuovere la collaborazione: è essenziale promuovere la collaborazione durante i processi di transizione. Una delle cose più importanti da ricordare per le aziende è coinvolgere i dipendenti nei processi evolutivi. Avere dipendenti al corrente di cosa sta accadendo, attraverso una comunicazione aperta e continua, può aiutare a creare un senso condiviso di appartenenza e di comprensione della necessità di cambiamento e contribuire a promuovere un’atmosfera di inclusività.
- Ascoltare il feedback: è anche essenziale, per le aziende, garantire che i dipendenti si sentano ascoltati e rispettati durante tutto il processo e che il loro contributo sia apprezzato. Essere sensibili e ricettivi verso il feedback ed aperti alle idee e alle considerazioni del team può fare molto per rendere il cambiamento un’esperienza più positiva.
Infine è importante ricordare che il cambiamento richiede tempo.
Le organizzazioni devono essere disposte a prendersi il tempo necessario per creare fiducia, favorire le relazioni e collaborare con i dipendenti per creare una transizione di successo verso nuovi modi di lavorare.
Con la giusta mentalità, il cambiamento organizzativo può essere trasformato in un’esperienza innovativa e motivante, che favorisce relazioni lavorative più forti, cultura del lavoro più positiva e maggiori successi per tutti.
Scopri come attuare un cambiamento organizzativo in modo funzionale al corso PRACTITIONER IN PNL
Traduzione di un articolo di Amy Brann – www.synapticpotential.com