Come funziona la memoria? Richard Bolstad risponde!

Come funziona la memoria? Richard Bolstad risponde!

Richard Bolstad ha rivisto in modo esteso le prove e le conseguenze del fatto che i ricordi sono costantemente riconsolidati ed ha esaminato quattro specifici modi di usare questa conoscenza nella vita quotidiana.

Cos’è la memoria: per prima cosa afferma che il flusso dell’esperienza è frazionata dal cervello in eventi separati e il ricordo risulta da una serie di cambiamenti nel cervello dopo ogni evento. Questi cambiamenti avvengono essenzialmente nell’ippocampo che traccia le coordinate spazio-temporali; nell’amigdala che registra l’impatto emozionale di ogni evento e nella corteccia sensoriale dove sono registrati i dettagli sensoriali dell’esperienza.

Nei primi giorni, i ricordi sono immagazzinati in una zona temporanea dell’ippocampo e durante il sonno, riaccendendo all’esperienza, vengono “riconsolidati” in altre aree del cervello. In questo processo di riconsolidamento le procedure sono immagazzinate separatamente e i ricordi traumatici sono ri-organizzati come “ricordi” dell’osservatore.

Molti studi dimostrano che il riconsolidamento ripetuto dei ricordi risulta sempre meno accurato rispetto all’evento originale, anche nel caso di ricordi fotografici emozionalmente significativi. Per il cervello lo scopo di immagazzinare ricordi non consiste nel registrarli accuratamente, ma creare sequenze apprese di comportamenti (strategie) innescate ogni volta che si presenta un’esperienza sensoriale simile all’originale.

Come utilizzare in maniera più efficace questo sistema di memorizzazione?

 

  1. Cambiare la risposta emozionale ai ricordi. Ci sono almeno tre differenti modi per cambiare efficacemente la riposta emozionale a un ricordo durante la finestra del riconsolidamento:
    • Utilizzare l’ancoraggio (tecnica PNL) che coinvolge la connessione spaziale del ricordo a una nuova risposta emozionale;
    • Ricorrere a movimenti oculari veloci da un lato all’altro e in diagonale mentre si riconsolida il ricordo;
    • Usare la tecnica PNL della cura veloce della fobia.
  2. Migliorare il ricordo dei fatti: per migliorare il ricordo dei fatti che vuoi proteggere dai cambiamenti riconosolidati, puoi connettere nuovi ricordi a sequenze resilienti già immagazzinate
  3. Pianificare gli eventi futuri: nel cervello le esperienze future costruite avvengono nello stesso sistema del riconsolidamento. Il ricalco sul futuro significa connettere le future azioni desiderate a luoghi che innescheranno il loro uso in momenti appropriati nel futuro. Impostare gli obiettivi prevede la creazione di specifiche sensoriali che puntino all’obiettivo futuro e mettano in conto i vari effetti di questo piano. L’immagine del tuo sé futuro può anche essere fatta in maniera più vivida, più attraente e più simile al sé corrente, per migliorare la motivazione a supporto dell’azione.

Capire come funziona la memoria e il nostro cervello per proiettarci verso esperienze future è funzionale per raggiungere gli obiettivi, sei d’accordo? Ti aspettiamo nei commenti!

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