Costruire fiducia in un team

Costruire fiducia in un team

Ho tenuto un discorso qualche mese fa presso un’azienda del comparto energetico e uno degli obiettivi era costruire fiducia in un team. In certe occasioni mi piace arrivare in anticipo, sia per avere la certezza di non essere in ritardo, sia perché mi piace osservare l’ambiente in cui andrò a parlare. Quest’azienda si è davvero distinta ai miei occhi. Ho notato che erano tutti di buon umore, sembrava di partecipare a un incontro tra amici. Li vedevo chiacchierare e ridere insieme; non era certo la prima volta che vedevo qualcosa di simile, ma qui stava succedendo qualcosa di diverso, e questo mi ha incuriosito. 

Prima di iniziare l’esposizione ho avuto modo di sentire alcune storie, aneddoti di vita in azienda che pian piano mi aiutavano ad avere una visione più approfondita di quel contesto: un’azienda in rapida crescita, con grandi obiettivi e una cultura in evoluzione. La cosa davvero importante era che avevano centrato gli obiettivi! 

Ciò che era veramente chiaro, però, era che erano di buon umore! Ho parlato con una persona profondamente coinvolta in tutti i cambiamenti che l’azienda avrebbe affrontato nei prossimi mesi e gli ho chiesto cosa avesse reso possibile tutto ciò, quale pensava fosse la chiave per poter ottenere così tanto, in tempi così ristretti e con cambi di rotta improvvisi e repentini.

Costruire fiducia in un team “Le persone si sentono di avere le spalle coperte”

Il fattore più importante, secondo lui, era che le persone credevano che non sarebbero state buttate nella mischia senza supporto. Sembrava questa la base per creare una cultura che consente alle persone di lavorare in una modalità che include:

  • essere altamente flessibili
  • puntare a traguardi molto alti
  • raggiungere risultati importanti
  • innovare regolarmente

La scienza con cui abbiamo a che fare quotidianamente ci dice che tutto ciò sembra avere un enorme impatto. Stiamo parlando sostanzialmente di una serie di esperienze positive che creano quello che chiamiamo un “ambiente neurale ad alte prestazioni” (High Performing Neural Environment – HPNE). Esiste un’ampia gamma di fattori che possono influenzare gli ambienti interni del cervello in modi che rendono il lavoro più facile o più difficile. Come ogni aspetto che riguarda l’essere umano non esistono formule magiche, tuttavia, ci sono alcuni aspetti che funzionano quasi per tutti: passi super efficaci che puoi intraprendere per supportare gli HPNE nella stragrande maggioranza delle persone 

Una delle cose in assoluto migliori che puoi fare per aiutare il tuo team a lavorare al meglio è proprio dimostrare alle persone di avere le spalle coperte.

Credi in loro e sostienile se qualcosa va storto o se intraprendono una strada diversa da quella che sembra più logica

Cosa ha significato tutto ciò per questa azienda frenetica? Le persone sono iper-concentrate sull’obiettivo e raggiungono i loro obiettivi. Gli obiettivi possono cambiare drasticamente di settimana in settimana, ma queste persone sono capaci di riposizionarsi. Raggiungono sempre tutti gli obiettivi? No, ma portano a casa le cose più importanti. Sono in grado di mettere in pausa le cose quando la direzione cambia, senza timore di conseguenze per non aver completato alcune attività. Il focus è l’obiettivo piuttosto che le cose burocratiche.

Quindi, come si fa?

Il diavolo come sempre è nei dettagli. Le persone assimilano inconsciamente i microcomportamenti.

È fondamentale dunque allinearsi su cosa significhi davvero coprire le spalle alle persone. Se diventi di cattivo umore in una riunione quando qualcuno del team dice che non ha fatto X ma ha fatto Y, forse significa che non sei convinto che abbia preso la decisione migliore possibile con le informazioni che aveva. È plausibile porre domande per cercare di capire più a fondo come sono state prese quelle decisioni, ma non dire alle persone che hanno sbagliato quando si sono impegnate a fare del loro meglio. (Prima che qualcuno vada nel panico – non significa non fare valutazioni sulle performance – quelle sono da fare assolutamente – in momenti separati)

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Traduzione di un articolo di Amy Brann – www.synapticpotential.com

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