Scopo della gestione dello stato è proprio quello di riconoscere un determinato stato e saper scegliere se rimanerci oppure modificarlo in uno stato utile, o ancora quello di accedere, in un qualsiasi momento, ad uno stato potenziante, utile per noi o per chi ci circonda, in una certa circostanza.
Analizziamo per esempio i seguenti stati:
STATI INTERNI POSITIVI | STATI INTERNI NEGATIVI |
Ricettivo | Chiuso |
Fiducioso | Pauroso |
Centrato | Ansioso |
Calmo | Agitato |
Rilassato | Teso |
Ottimista | Dubbioso |
Flessibile | Rigido |
Sicuro di sé | Frustrato |
Focalizzato | Distratto |
Fluido | Impacciato |
Com’è facile immaginare, è più semplice avere delle associazioni a stati positivi e potenzianti quando ci troviamo in condizioni positive e potenzianti. Tuttavia è possibile imparare a scegliere il proprio stato, essere in grado di influenzare ed indirizzare le proprie energie verso una direzione positiva oppure no.
Ciò che la PNL ci insegna, è quella di costruirci una “libreria” di stati risorsa a cui accedere, quando se ne ha bisogno. In pratica la PNL sostiene che, una parte del nostro cervello funzioni in modo analogo ad un computer: esegue sequenze ordinate di passaggi che portano ad un risultato, ha insomma dei programmi, software, strategie, installate al suo interno. Per ciascuno di noi ci saranno programmi o strategie che funzioneranno meglio di altre.
La buona riuscita, oppure no, dipenderà dalla nostra capacità di riconoscerle, accedervi, utilizzarle ma ancora prima dipenderà dall’averle installate. È altrettanto vero che l’efficacia e la naturalezza con cui un programma mentale viene eseguito, sono determinate in larga misura dallo stato fisiologico in cui ci troviamo.
Quindi esiste una interconnessione tra:
La nostra fisiologia e le nostre rappresentazioni interne generano uno stato, che a sua volta agisce sul comportamento. Modificando e agendo su fisiologia e rappresentazioni interne, è possibile agire sullo stato e quindi trovarci nella condizione migliore per agire.
Ecco perché è importante saper entrare in stati potenzianti, uscire da stati limitanti e strutturare le risorse interne per creare lo stato emotivo desiderato.
Siamo noi a poter scegliere come sentirci, siamo noi a decidere di evitare che l’ambiente esterno possa alterare negativamente il nostro stato.
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