Il potere della riflessione

Il potere della riflessione

Il potere della riflessione è un tema molto sentito in Synaptic Potential siamo grandi sostenitori del potere della riflessione. Un membro del nostro team lo inserisce in ogni programma che gestisce e ha praticamente scritto il suo dottorato di ricerca su di esso, e per più di una buona ragione soprattutto nel mondo frenetico di oggi. Quando parlo alle aziende del modo in cui i loro dipendenti operano, molto spesso la riflessione viene messa ai margini. Queste organizzazioni ci dicono che, nel periodo in cui ci troviamo, ci si aspetta che le loro persone lavorino a pieno regime. Mentre in passato c’era un’alternanza di periodi più densi e periodi più tranquilli, oggi non è più così.

Fermati e rifletti

Molte conseguenze, a livello mentale, derivano dal non concedersi un tempo adeguato per fermarsi e riflettere. Una di queste è, semplicemente, che ci perdiamo delle cose. Le osservazioni che avrebbero potuto aiutarci ci passeranno accanto e non le noteremo, perché in quel momento non abbiamo la larghezza di banda cognitiva sufficiente per individuarle. I pensieri e le idee che potremmo generare concedendoci un po’ di tempo in più per scavare più a fondo possono fare la differenza. Ma non finisce qui.

Un altro aspetto da non sottovalutare è il nostro saltare rapidamente da una pensiero all’altro. La tipica situazione nella quale ogni pensiero funge da trampolino per il successivo. Questo potrebbe sembrare un modo molto efficiente di attraversare i pensieri, ma la realtà è che ad ogni “salto” non abbiamo la possibilità di consolidare e rafforzare il pensiero che abbiamo appena avuto. Non abbiamo la possibilità di costruire quelle abilità e quelle abitudini che derivano dalla riflessione, dalla ripetizione e dalla pratica. Riflettere sulle cose e rivisitare i percorsi di pensiero esistenti rafforza i nostri circuiti neurali, e ci fa incorporare più profondamente quei pensieri, abilità o abitudini, sostenendoli e rendendoli più facili da invocare.

Il mindwandering è sottovalutato

Sebbene il sognare ad occhi aperti abbia una brutta fama, esso è strettamente correlato al suo (spesso sottovalutato) cugino, il vagare della mente (mindwandering). Il mindwandering, ha luogo nella rete cerebrale che si attiva quando siamo in modalità di default. E’ un sognare ad occhi aperti con uno scopo, che si svolge nel luogo neurale della riflessione, una modalità in cui rivediamo il passato, consideriamo il futuro, valutiamo i momenti “e se…” e in generale riflettiamo sui nostri pensieri. Così facendo rafforziamo le connessioni esistenti e creiamo nuove connessioni laterali nel cervello. Tutto semplicemente attraverso il potere del pensiero. La maggior parte di noi ha drasticamente ridotto la quantità di tempo che dedica alla riflessione e a questo “vagabondare” della mente durante il giorno. Non intenzionalmente, solo per necessità. E a meno che tu non trovi il tempo per farlo, è facile arrivare alla fine di una giornata apparentemente produttiva senza aver avuto la possibilità di riflettere adeguatamente su ciò che hai fatto.

Recuperare tempo

Trovare il tempo per riflettere può essere davvero difficile nel mondo di oggi, è comprensibile. In realtà ci vuole un grande sforzo solo per sedersi e pensare, per non essere distratto o interrotto da qualcosa, per non sentire l’impulso a “fare qualcosa” quando in realtà lo stiamo facendo. Sembra quasi che fermarci e riflettere sia qualcosa di indulgente verso noi stessi, quando invece dovrebbe essere nella lista degli elementi essenziali. Ma è anche qualcosa per cui devi essere nella giusta mentalità. Non puoi accenderlo in ogni momento con un interruttore. Creare un contesto per pensare adatto a te può aiutarti. Alcune persone riescono a farlo meglio camminando, per altri si tratta di una sedia, una stanza o uno spazio specifici. È importante scoprire cosa funziona per te perché ognuno di noi è diverso.

Se fatto bene, riflettere può aprire tante possibilità.

Ti renderai presto conto che ci sono alcune opportunità a cui il tuo cervello può accedere solo quando ha il tempo di pensare profondamente.  Che c’è una parte del tuo cervello altamente sottoutilizzata ma brillante a cui dovresti davvero fare riferimento più spesso.

 

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Traduzione di un articolo di Amy Brann – www.synapticpotential.com

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