Il potere delle parole secondo la PNL

Come usare le parole nella pnl

La PNL (Programmazione Neuro Linguistica) studia i modelli di comunicazione e sottolinea come l’uso delle parole diventa fondamentale per raggiungere un obiettivo.  I nostri pensieri, la nostra linguistica e i nostri comportamenti sono direttamente collegati.  Le nostre esperienze sono tali, perché la nostra comunicazione ed il modo inconsapevole di confrontarci con il resto del mondo, incidono in maniera positiva o negativa sul nostro percorso.

Come migliorare il nostro linguaggio

I nostri gesti, il nostro modo di parlare e di reagire sono la conseguenza di una programmazione inconscia acquisita nel corso degli anni, ma che può essere organizzata in maniera tale da raggiungere con soddisfazione un obiettivo prefissato.
L’uomo è una macchina perfetta che può auto-programmarsi scegliendo con consapevolezza l’atteggiamento da adottare in una determinata situazione. E’ necessario quindi lavorare sul linguaggio e sul comportamento per realizzare una strategia di comunicazione vincente.

La parola contraddistingue l’uomo da qualsiasi essere vivente presente sulla terra. Comunichiamo con le parole ogni giorno ed utilizziamo un vasto assortimento di vocaboli per esprimere sensazioni, emozioni, paure e pensieri.

La parola può essere un suono, un verbo, una scritta: qualsiasi sia la sua forma racchiude in se un messaggio che potrebbe avere infinite interpretazioni. Basti pensare al tono della voce con cui un termine viene pronunciato oppure al contesto di riferimento in cui un discorso viene proferito.

La parola può essere suggerimento o un’imposizione, un’opinione ma anche uno stile di vita. E’ dalla parola che è possibile partire per definire e realizzare al meglio i propri obiettivi. La parola ha un potere straordinario poiché riesce a far breccia nell’inconscio e nella mente, aprendo nuovi scenari e un mondo differente da quello a cui si è abituati a vivere.

Il potere delle parole: il nostro biglietto da visita

Il potere delle parole è stato il mezzo più utilizzato nel corso dei secoli avendo forza e maggior impatto sociale rispetto alle armi. Le ideologie filosofiche sono studiate a scuola, mentre i discorsi pronunciati dai politici sono passati alla memoria per aver modificato un pezzo di realtà. Le parole sono alla base delle campagne politiche a livello territoriale o nazionale ed hanno la capacita di influenzare la scelta degli elettori. La parola determina il successo o l’insuccesso di una propaganda pubblicitaria, diventando in alcuni casi un modo di dire, uno stile di vita ripercosso da milioni e milioni di consumatori. La parola è insegnamento, ma è anche riscatto. La parola ipnotizza, seduce il linguaggio è la nostra veste: è il biglietto da visita nella società attuale. Racchiude il nostro modo di essere e l’immagine che noi offriamo al mondo, ed è per questo che diventa importante saper programmarsi per migliorare alcuni aspetti.
La PNL ha l’obiettivo di studiare una strategia su misura che riesca a sfruttare le parole per rendere l’uomo consapevole di ciò che vuole. L’impostazione di una frase può assumere significati differenti pur mantenendo uguali i termini in essa inclusi. Si pensi per un attimo agli assunti:

  • Ho raggiunto il traguardo, ma potevo fare meglio.
  • Potevo fare meglio, ma ho raggiunto il traguardo.

Entrambi i periodi contengono le medesime parole, ma mentre la prima frase lascia un senso di insoddisfazione, la seconda comunica una consapevolezza di essere riusciti nel proprio intento e di averlo raggiunto costi quel che costi. Si tratta delle congiunzioni avversative, quelle come “ma” e “non” che aprono o contornano un discorso. In alcuni casi tali termini esprimono avversione, creando situazioni di contrapposizione durante il dialogo. Il “ma” ed il “non” suscitano nell’inconscio un senso di contraddizione, di sfida, di far prevalere la propria opinione a discapito dell’altra ottenendo come risultato una chiusura nei confronti della controparte. In alcuni casi la PNL suggerisce l’uso di congiunzioni come “e” o “anche se” per supportare le tesi altrui ma riuscire nel contempo a far emergere la propria. Con questo piccola attenzione si otterrà comprensione, apertura verso il proprio pensiero, consapevolezza di indurre gli altri a creare un rapporto di condivisione senza escludere nessuno. Un discorso iniziato con un “non” connota un’immagine negativa anche se si vuole condividere un’opinione positiva, a differenza di una frase impostata differentemente che potrebbe accompagnare l’interlocutore verso un’apertura differente. L’impostazione dei termini e l’influenza del significato possono modificare le nostre abitudini, aiutandoci a superare ostacoli legati sia al carattere che alle difficoltà nei rapporti sociali. Solo attraverso un metodo di comunicazione efficace, solo con la coscienza che le parole hanno un potere immenso nel mondo e nella società potremo riuscire ad essere vincenti.

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