“Lo splendore dell’amicizia non è la mano tesa, né il sorriso gentile, né la gioia della compagnia: è l’ispirazione spirituale quando scopriamo che qualcuno crede in noi ed è disposto a fidarsi di noi”.
Emerson, filosofo americano dell’800, riassume molto bene il sentimento dell’amicizia, legandolo alla stima e la fiducia che gli altri ripongono su di noi; ma anche nell’ immaginario collettivo l’amicizia viene vista come un rapporto di fiducia e rispetto che si instaura tra due o più persone.
Conoscere la vera amicizia
Sento spesso delle persone che dicono: “io ho tantissimi amici”, indicando con questo, le conoscenze, le persone che si incontrano di tanto intanto, le persone con le quali abbiamo preso un caffè. E poi ci capita di prendere delle delusioni quando ci accorgiamo che queste persone non sono quelle che ci aspettiamo che siamo, fanno delle cose che non ci saremmo mai aspettati.
Ricordo un episodio che mi capitò due anni fa quando venne da me Daniele, un ragazzo ferito nel più profondo del suo cuore; il suo miglior amico gli “soffiò” la ragazza che doveva sposare l’anno successivo. Lavorai con lui per due settimane, con la supplica da parte dei genitori affinché lui ritrovasse la serenità. Fu una bellissima esperienza per entrambi: per me che riuscii a trasmettere a Daniele i valori della vera amicizia e per lui perché ritrovò fiducia in se stesso, capendo finalmente che le persone più importanti della nostra vita si contano a volte sulle dita di una mano.
La ragazza non era una sua amica, e non lo era nemmeno il suo lesto compare; e quindi suggerisco a tutti coloro che hanno o desiderano un partner, di creare un legame di amicizia che vada oltre tutto e tutti. Ad un amico possiamo raccontare tutto, ci possiamo sfogare, non abbiamo paura della sua reazione. Ma allora quando possiamo dire di aver incontrato un grande amico?
Qual è il fattore che determina una vera amicizia?
Un amico per me è una bella persona, concetto che molti di voi avranno senz’altro letto sul mio libro. E le belle persone sono quelle che danno senza chiedere niente in cambio, quelle che non ti giudicano, quelle sempre pronte a regalarti un sorriso quando ce n’è bisogno, quelle che non ti dicono le bugie, quelle che ti danno una mano nei momenti di sconforto, quelli che stanno svegli con te, che ti dedicano del tempo, che ti ascoltano.
Credo che ciascuno di noi abbia degli “obblighi” verso il prossimo, obblighi che nascono direttamente dalla natura stessa dell’individuo. Ma se siamo delle belle persone questi obblighi saranno dei piaceri. E quindi abbiamo il piacere di aiutare, abbiamo il piacere di insegnare, abbiamo il piacere di trasmettere emozioni positive, abbiamo il piacere di regalare un sorriso, abbiamo il piacere di trasmettere amore.
In Russia, ad esempio, è difficile essere definito “amico”. Solo fra amici ci si chiama per nome o con un simpatico nomignolo mentre fra semplici “conoscenti” ci si chiama usando il nome completo. E devo dirti che confondiamo spesso, troppo spesso, i conoscenti, i colleghi, la famiglia, con l’amicizia. Possiamo essere amici di chiunque, senza per questo sentirci in obbligo verso qualcuno. Goditi le persone che ti vogliono bene e sorridi, ogni giorno, insieme a loro.
E tu sei un buon amico? Hai queste caratteristiche? Scrivi il tuo parere nei commenti!