L’abitudine è il processo mediante il quale un comportamento diventa abituale. La domanda chiave è: si può cambiare l’abitudine? Abbiamo centinaia di abitudini per vivere e numerosi schemi inconsci appresi, che con il passare degli anni, ci permettono di agire in modo automatico. Alcune abitudini sono utili per raggiungere ciò che desideriamo, mentre altre ci allontanano completamente dagli obiettivi, facendo venir meno anche le nostre motivazioni nel perseguirli.
La motivazione ci fa partire. L’abitudine ci fa andare avanti. Jim Rohn
Tutto Subito
A volte, abbiamo così tante aspettative che vorremmo “tutto subito” senza lasciare lo spazio e il tempo alla nostra mente e al nostro corpo di abituarsi alla nuova abitudine! Risultato? In pochi giorni smettiamo di provarci…ma in realtà, tutti noi desideriamo acquisire abitudini che ci permettano di condurre una vita più salutare, come smettere di fumare, mangiare in modo sano, fare attività fisica con regolarità e così via. Ma cosa succede durante il percorso?
La PNL può aiutarci
La PNL, Programmazione Neuro Linguistica, è una disciplina che aiuta a capire come funziona il cervello grazie allo studio dell’esperienza soggettiva. Se si vuole migliorare la propria vita occorre che si inizi a capire come funziona il cervello e soprattutto ad utilizzare al meglio il suo potenziale. Se si aspetta che sarà qualcosa di esterno a noi a poter cambiare la nostra vita, resteremo fortemente delusi.
Creare un’abitudine presuppone uno sforzo. Richiede che il nostro corpo e i nostri ritmi si adattino alla nuova routine fino a quel momento sconosciuta. Gli ingredienti necessari per creare un’abitudine quindi sono la costanza e la perseveranza. Saranno proprio queste caratteristiche che guideranno la nostra motivazione, determinazione e focalizzazione giorno dopo giorno.
Le abitudini migliorano la qualità della nostra vita
L’abitudine più importante di tutte è proprio quella di saper gestire le proprie abitudini, sia quelle positive sia quelle negative. Definiamo come abitudini positive quelle che ci permettono e ci agevolano nel raggiungimento dei nostri obiettivi, le negative, invece, hanno l’effetto opposto e causano un contrasto interno contro il quale combattere.
Le sane abitudini servono a strutturare le giornate e offrono sicurezza, semplificando così la vita: fare qualcosa perché è una routine quotidiana permette di risparmiare energie e tempo. Le buone abitudini rendono felici perché per definizione sono in armonia con la personalità e la percezione di se stessi. Quando i nostri comportamenti rispecchiano i nostri valori, ci sentiamo internamente equilibrati e siamo più contenti e soddisfatti.
Possiamo dividere le abitudini in 3 fasi:
Facciamo un esempio:
- Segnale, squilla il telefono ed è il mio capo
- Routine, vedo il numero del mio capo sul cellulare, mi agito e mi innervosisco
- Gratificazione, (piacere o dolore) mi sento frustrato per le scadenze troppo
Come potrei trasformare questo innesco automatico? E soprattutto cosa posso cambiare in questa routine?
Sicuramente il segnale è l’unico elemento sul quale non si può intervenire. Accade e continuerà ad accadere. Si può, invece, scegliere come reagire a quel segnale e attivare, anziché il pilota automatico, una scelta consapevole su come reagire e agire.
Vediamo qualche esempio:
- Segnale, squilla il telefono ed è il mio capo
- Routine (1), vedo il numero sul cellullare e faccio dei respiri lunghi e profondi prima di rispondere per centrarmi con me stesso e pianificare il lavoro con il mio capo.
Routine (2) vedo il numero sul cellullare e inizio la conversazione con il mio capo con un tono di voce diverso dal solito (tranquillo, scherzoso, interessato …) - Routine (3) vedo il numero sul cellullare e condivido con il mio capo il calendario per fargli vedere come introdurre gli impegni in agenda
- Gratificazione (piacere o dolore) Mi sento sereno perché ho delle scadenze precise in agenda che posso gestire.
Quando riusciamo a integrare un’azione nella nostra routine, diventa più facile compierla e realizzarla in modo più naturale.
Quali sono i passi per pianificare nuove abitudini?
Il primo passo, è prendere consapevolezza di cosa voler cambiare e cosa voler realizzare.
Il secondo pianificare e identificare ciò che realmente desideriamo per noi stessi con degli obiettivi a breve, medio, lungo termine
Per rendere l’obiettivo ancora più efficace e durevole è utile porsi delle domande:
- “Che cosa accadrà se adotti il nuovo comportamento?”
- “Cosa accadrà se non adotto il nuovo comportamento?”
- “Cosa non accadrà se adotto il nuovo comportamento?”
- “Cosa non accadrà se non adotto il nuovo comportamento?”
Contestualizzare la nuova routine amplifica il livello di piacere associato al suo utilizzo, aumenta il livello di dolore associato al suo non utilizzo, generando la motivazione necessaria per farla diventare abituale.
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