CORSO THE INNER GAME

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Methodology Inner game

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COS’È L’INNER GAME

L’Inner Game è il nostro Gioco Interiore, ovvero una relazione che s’instaura tra il nostro Sè1 (pensante) e il nostro Sè2 (agente).

Questa relazione s’accende quando il Sè1 inizia a giudicare, criticare il nostro Sè2 andando a condizionare il potenziale e le capacità di agire.

Quando la relazione inizia generare un conflitto allora si crea un disequilibrio che si ripercuote sulla performance finale.

Al contrario, possiamo imparare ed essere consapevoli delle regole del Gioco Interiore per proiettarlo verso un nuovo equilibrio, sviluppando una concentrazione rilassata, eliminando le interferenze interne ed esterne e potenziare un apprendimento naturale caratterizzato dal divertimento.

PERCORSO INNER GAME

corso inner game

Il livello di specializzazione del corso prevede il Methodology Inner Game (durata 2 giorni).

Certificazione e specializzazione in INNER GAME

A tutti i partecipanti del corso “Methodology Inner Game” verrà rilasciato, compreso nella quota di partecipazione, il certificato internazionale di Tim Gallwey.

The Inner Game Institute

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INNER GAME in breve

Il termine coaching ha origine dalla parola “coche” che significa carrozza o cocchio (derivato a sua volta dall’ungherese Kocsis o dal greco Koczi). Nel XVI secolo “coche” identificava un mezzo di trasporto trainato da cavalli e condotto da una guida: il cocchiere.

Quindi, il concetto di coaching rimanda ad un’ idea di movimento, ad una guida che conduce da un punto A ad un punto B; ed è esattamente ciò che il coaching fa: muovere l’individuo (cliente o coachee) dallo stato attuale verso uno stato desiderato.

 Cosa è l’INNER GAME?

Un po’ di storia…

Il contributo più importante al coaching arrivò con il californiano W. Timothy Gallwey che scrisse negli anni ‘70 una serie di libri, nei quali proponeva il coaching applicato in molti campi: nello sport come tennis, golf, sci; nel campo musicale e nel campo lavorativo.

Le sue indicazioni poi sono state applicate anche nel settore degli affari, del benessere e dell’educazione.

Nei suoi primi libri Gallwey ha cercato non tanto di insegnare il coaching quanto di individuare quelle particolari difficoltà che spesso incontriamo nella vita lavorativa, e che, in uno sforzo più ampio, potremo estendere alla vita in generale.

Il contributo di Gallwey è stato determinante tanto da poter affermare che sia stato proprio lui a diffondere la tecnica del coaching, resa poi fruibile da J.Withmore.

Secondo Timothy Gallwey il Coaching è “l’arte del creare un ambiente, attraverso una conversazione e un modo di essere, che facilita il processo, per mezzo del quale una persona riesce a muoversi, in modo completo, verso gli obiettivi desiderati.”

Definizioni

Quindi, il concetto di coaching rimanda a un’idea di movimento, a una guida che conduce da un punto A ad un punto B; ed è esattamente ciò che il coaching fa: muovere l’individuo (cliente o coachee) dallo stato attuale verso uno stato desiderato.

Ricercando la parola coaching sul dizionario odierno esso viene invece definito come “Intervento professionale di supporto (intermedio tra una consulenza e una seduta di psicoterapia) allo sviluppo della personalità del soggetto che vi si sottopone”.

In questa definizione ritroviamo lo scopo del coaching, ovvero quello di accrescere il potenziale dell’individuo, che per diverse ragioni non si è ancora espresso.

Il coaching si presenta come una strategia di formazione che, partendo dall’unicità dell’individuo, si propone di operare un cambiamento, una trasformazione che possa migliorare e amplificare le sue potenzialità per raggiungere obiettivi personali, di team, manageriali o sportivi.

Una relazione che offre al cliente strumenti volti ad elaborare e identificare i propri obiettivi e rafforzare l’efficacia della prestazione. Il coaching instaura un processo creativo, stimolando la riflessione e ispirando.

In sintesi, si può affermare che il coaching mira all’accrescimento dell’autoconsapevolezza e della responsabilizzazione della persona, per migliorarne l’efficacia e la soddisfazione, attingendo alle potenzialità ed alle unicità dell’individuo.

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